Se Bernie Sanders pensava che la sua candidatura per i democratici per la corsa alla Casa Bianca fosse scontata, ha dovuto ricredersi dopo la schiacciante vittoria di Joe Biden in South Carolina: l’ex vicepresidente di Obama ha conquistato lo stato grazie all’appoggio degli elettori afroamericani e dà così uno scossone alla sua campagna, finora adombrata da Sanders. Il tutto a tre giorni dal ‘Super Tuesady’, ossia il ‘super martedì’ in cui si eleggono i delegati di 14 stati, tra cui gli ambitissimi Texas e California: si tratta di un terzo dei delegati che a luglio, dalla Convention dei democratici di Milwaukee, sceglieranno il candidato dem che sfiderà Donald Trump a luglio.
Biden ha subito preso di mira Sanders, senatore del Vermont che si autodefinisce un socialdemocratico, chiama alle rivoluzione e che l’establishment del partito ritiene troppo a sinistra per poter battere davvero Trump. “I democratici vogliono una nomination che sia democratica” ha detto Biden ai sostenitori in festa a Columbia, South Carolina. “Vinciamo tutto o perdiamo, questa è la scelta. La maggioranza degli americani non vuole la promessa di una rivoluzione. Vuole più che promesse, vuole risultati”.
In base ai risultati finali Biden ha sfiorato il 50% dei consensi, con il 48,4%, e ha vinto in tutte le contee, mentre Sanders si è piazzato a un soffio dal 20%. Terzo il miliardario ex ed finanziere Tom Steyer, con l’11%, che sperava in un risultato migliore e per questo ha annunciato l’uscita dalla contesa.
Fondamentali per la vittoria di Biden gli endorsement di Terry McAuliffe, ex governatore della Virginia ed ex presidente del Comitato nazionale democratico, e del deputato Bobby Scott, influente parlamentare afroamericano della Virginia, forse un segno che l’establishment del partito comincia a schierarsi con l’ex vice di Barack Obama.
Biden ora spera che la rinnovata attenzione dei media lo porti alla ribalta negli stati del Super Tuesday, dove la campagna di Sanders, più ricca, ha un’organizzazione più solida e ha fatto grandi investimenti pubblicitari. Sanders è in testa nel sondaggi in California, dove in tre milioni hanno votato in anticipo. Nel Super Tuesday Biden e i pretendenti democratici affronteranno per la prima volta la concorrenza del miliardario Michael Bloomberg, ex sindaco di New York, che ha inondato gli States con mezzo miliardo di dollari in spot televisivi e che non si è presentato alle prime quattro primarie. Almeno cinque degli stati che votano martedì, Alabama, North Carolina, Tennessee, Arkansas e Virginia, hanno una grande presenza di elettori afroamericani, che potrebbero sostenere la rimonta di Biden.
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