Le cose si sono rovesciate. E così mentre in alcuni paesi dell’Africa alcuni lavoratori e turisti bianchi sono stati aggredito con l’accusa di essere untori, alcuni abitanti di Sonora (Messico) al confine con l’Arizona si sono rivoltati contro gli americani.
Durante la giornata di giovedì, infatti, un manipolo di manifestanti della zona ha presidiato il valico con gli States.
Come riportato dalla Cnn, indossavano mascherine protettive, e cartelloni con lo slogan «statevene a casa vostra». La paura dei messicani è che chiunque attraversi la frontiera porti con se il Covid-19.
Sebbene i confini dovrebbero essere formalmente chiusi a causa della pandemia – fatta eccezione per urgenze e spostamenti essenziali – ma stando ai protestatari, del gruppo spontaneo “Sonorani per la salute” – non c’è praticamente controllo da parte delle autorità.
«Non c’è nessun tipo di sorveglianza da parte americana, nessun tipo di controllo o test… Anche se le autorità dell’Arizona avevano detto che lo avrebbero fatto», si sfoga uno dei manifestanti al quotidiano Arizona Republic.
Attualmente in Messico i contagi da coronavirus sono circa 500, negli Stati Uniti invece più di 65’000.
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