Elezioni amministrative in Francia, vincono i sindaci verdi e l'astensione

Il primo turno si era svolto fra mille polemiche il 15 marzo, per la determinazione del governo - consigliato dal comitato scientifico - a rispettare il calendario elettorale.

Hidalgo
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29 Giugno 2020 - 07.17


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L’affluenza a picco per il secondo turno in Francia. Come al primo turno, l’astensione l’ha ha fatta da padrone: era del 55,7% a marzo, è stimata oggi al 59%. Gli elettori francesi hanno cominciato a votare alle 8 questa mattina per il 2/o turno delle comunali, fra precauzione inedite per l’epidemia di Coronavirus. 
Il primo turno si era svolto fra mille polemiche il 15 marzo, per la determinazione del governo – consigliato dal comitato scientifico – a rispettare il calendario elettorale. Si sarebbe dovuto votare per il ballottaggio il 22 marzo ma la Francia cominciò proprio in quella settimana il suo lockdown anti-Covid. 
La partecipazione fece segnare un minimo storico, con il 44,3%di elettori ai seggi. Questo dato resta la principale incognita del ballottaggio, al quale si presentano in grande difficoltà i candidati de La Republique en Marche, il partito di Emmanuel Macron, che rischiano di perdere in tutte le grandi città. Il primo ministro francese Edouard Philippe è il nuovo sindaco di Le Havre, avendo ottenuto quasi il 59%  dei voti contro il candidato comunista Jean Paul Lecoq.
“I parigini hanno scelto lasperanza”: Anne Hidalgo, vestita di bianco, è uscita sul grande palco preparato davanti al municipio della capitale francese, per ringraziare gli elettori che l’hanno confermata alla guida del Comune dopo 6 anni difficili. Anne Hidalgo, 61 anni, socialista, si è imposta al ballottaggio con il 50% dei voti circa, contro il 32% di Rachida Dati (Les Repéblicains) e il 16% di Agnès Buzyn (La Républiqueen Marche). A Perpignan la spunta l’estrema destra di Marine le Pen con Louis Aliot, che sarebbe al 52,7% contro il 47,3% del sindaco uscente Jean-Marc Pujol (Les Républicains).
A Poitiers vince l’ambientalista Léonore Moncond’huy, mentre Nancy passa alla sinistra con Mathieu Klein. In bilico a Lille la poltrona occupata per lunghi anni dalla socialista Martine Aubry, che sarebbe in lievissimo svantaggio sull’ambientalista Stephane Baly. I seggi si sono chiusi alle ore 18-19 nelle piccole città di provincia e alle 20 nelle città più gravi come Marsiglia, Nizza e Lione e nella capitale Parigi. 

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