Dopo l’esonero Di Francesco prima e l’addio a Ranieri poi, durante la scorsa estate c’era stato enorme interesse nello scoprire chi avrebbe ricoperto il ruolo di allenatore della Roma. Dopo settimane di trattative con Gennaro Gattuso, fortemente voluto da Francesco Totti, alla fine a spuntarla era stato il tecnico portoghese Fonseca, reduce da un’esperienza in Ucraina. Nonostante lo scetticismo dell’ambiente romanista, nelle prime giornate Fonseca è riuscito subito a dare un’impronta di gioco chiara ai giallorossi ma poi, a cavallo tra il 2019 e il 2020, qualcosa si è rotto e la compagine capitolina sembra entrata in un tunnel da cui è difficile uscire.
Dopo un inizio di stagione incoraggiante, il lento declino
A Fonseca va riconosciuto l’indubbio merito di essersi inserito in un contesto difficile come quello di Roma, che negli anni ha fatto vittime illustri. Il portoghese, giunto nella capitale in un momento estremamente delicato soprattutto per la questione legata alla cessione del club da Pallotta a Friedkin, ha dovuto anche fare i conti con gli addii di due pilastri dello spogliatoio come De Rossi e Totti. La colpa di Fonseca, se di colpa si può parlare, è stata portare a termine la missione di “deromanizzazione” dell’ambiente giallorosso mettendo alla porta Alessandro Florenzi. Proprio dal momento della cessione del “tuttocampista” romano, la Roma ha iniziato a perdere colpi e, in uno con le prestazioni deludenti, sono iniziati ad arrivare anche i risultati negativi. Il divario dalle prime della classe, limitato a 9 lunghezze alla fine del 2019, in pochi mesi si è dilatato e i giallorossi, dopo aver detto addio al sogno quarto posto che avrebbe significato Champions League, rischiano di compromettere seriamente anche la qualificazione alla prossima edizione della Europa League. Nonostante alle spalle della squadra capitolina Milan e Hellas Verona continuino a viaggiare a pieno regime, dando uno sguardo alle quote Serie A la Roma è ancora la favorita per la qualificazione all’Europa anche se la sensazione è che per riuscire nel loro intento i giallorossi dovranno invertire la rotta quanto prima.
Gli obiettivi da qui a fine stagione
Come detto, il principale obiettivo di Džeko e compagni da qui a fine stagione sarà il raggiungimento del quinto posto, o nella peggiore delle ipotesi del sesto, che garantirebbe la qualificazione all’Europa League. Europa League in cui i giallorossi cercheranno di arrivare sino in fondo già quest’anno e da questo punto di vista sarà decisiva la partita valevole per gli ottavi di finale della competizione contro il Siviglia che si giocherà in Germania ad agosto. Qualificarsi alla seconda competizione europea per club in ordine di importanza senza passare dalla lotteria dei preliminari è importantissimo in una stagione ordinaria, figurarsi in un’annata come quella che stiamo vivendo che costringerà moltissime squadre a rinunciare alle vacanze estive e a giocare ininterrottamente sino a giugno 2021.
La stagione della Roma verrà decisa nelle sette partite che mancano da qui alla fine del campionato ma l’impressione è che, comunque vada, il futuro di Fonseca sulla panchina dei giallorossi sia fortemente a rischio.