Non l’ha indossata per mesi, ne ha sminuito l’effetto, ha addirittura imposto che non venisse resa obbligatoria durante i suoi comizi. Ora però Trump dice che “i patrioti indossano la mascherina”.
Per carità, è un’ottima cosa: visto che, evidentemente, il Presidente ha ancora un grande seguito, che chi fino a ieri faceva parte del club no-mask oggi si convinca a indossarla è una vittoria per tutti, perché l’importante è rallentare l’avanzata della pandemia. Ma non si può dimenticare che Trump è apparso per la prima volta in pubblico con una mascherina il 14 luglio, 5 mesi dopo lo scoppio della pandemia negli Usa. Per cinque mesi, quindi, non è stato un patriota?
“Siamo in questa situazione tutti insieme e mentre so che c’è stata un po’ di confusione sull’uso delle mascherine, penso che è qualcosa che dovremmo tutti cercare di fare quando non siamo in grado di mantenere il distanziamento sociale” scrive Trump in una mail ai suoi sostenitori, in cui legge anche: “Non mi piace indossarle. Le mascherine possono essere buone, possono essere solo ok e possono essere grandi. Possono forse aiutarci a ritornare al nostro modo di vivere americano che molti di noi giustamente amavano prima che fossimo colpiti in modo così terribile dal virus cinese”.
Ma, assicura Trump dopo questa frecciata razzista, “non abbiamo nulla da perdere, anzi tutto da guadagnare, compreso il prossimo capitolo nel futuro del nostro Paese tenendo aperto tutto, che siano le scuole o le attività”. Insomma, niente lockdown. Perché va bene proteggere la salute, ma mai, mai a scapito del denaro.
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