Continua il genocidio 'bolsonariano': muore di Covid un capo indigeno del Brasile

Aritana Yawalapiti era uno dei principali capi delle comunità di nativi: ieri ci sono stati 1.154 morti per coronavirus, che portano a 95.819 il totale

Un indio protesta per la negazione dei diritti degli abitanti dell'Amazzonia
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5 Agosto 2020 - 16.36


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I nativi rischiano il genocidio per colpa delle scriteriate politiche di Bolsonaro. E oggi un’altra brutta notizia: Aritana Yawalapiti, uno dei principali capi delle comunità indigene in Brasile, è morto dopo aver contratto il coronavirus.

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L’uomo è deceduto oggi all’età di 70 anni, lo ha annunciato il nipote Iano Yawalapiti.

“La sua morte è stata confermata”, ha detto al telefono spiegando che Yawalapiti era in terapia intensiva da due settimane nell’ospedale dello stato di Goias per problemi respiratori.

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I numeri dell’epidemia

Il Brasile ha registrato altri 1.154 morti per coronavirus, che portano a 95.819 il totale dei decessi dall’inizio della pandemia, mentre i contagi hanno superato quota 2,8 milioni dopo i 51.603 casi confermati nelle ultime 24 ore.

Il Brasile, che conta 210 milioni di abitanti, è il secondo paese al mondo per numero di contagi e di decessi, dietro agli Stati Uniti.

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