Matteo Pasquetto, uno dei più promettenti alpinisti italiani, è morto venerdì scorso mentre scendeva dalla Grandes Jorasses, nel gruppo del Monte Bianco. Insieme al lui, in quel momento, era l’amico Matteo Della Bordella e Luca Moroni. Non erano in un tratto difficile, e proprio per quello non erano legati. “Stavamo scendendo su un percorso facile. Si è sbilanciato ed è precipitato” hanno raccontato i due.
Non ci sono parole, non ci sono risposte. Ci sono solo tanti pensieri e domande, una su tutte rimbomba nella mia testa dall’ultimo momento in cui ti ho visto: “Perché è successo a te e non a me? Perché è successo a te e non a me? – si chiede ora il presidente dei Ragni di Lecco che con Matteo Pasquetto aveva un legame speciale – L’immagine di te che camminavi pochi passi avanti a me e di quella tragica scena stampata nella mia mente mi riportano alla realtà. Quei momenti rimarranno impressi nella memoria come ferite profonde che a fatica si rimarginano e che non si cancellano. Il ricordo della persona e dell’amico che sei stato per me e per tanti di noi rimarrà per sempre ancora più vivo e lucido che mai”.
Il funerale di Matteo Pasquetto si terrà oggi nella chiesetta di Entreves a Courmayeur nel giorno del suo 26esimo compleanno.
Il tragico ricordo di Matteo Pasquetto, alpinista morto sul Monte Bianco: "Sei precipitato davanti ai nostri occhi"
Perché è successo a te e non a me? – si chiede ora il presidente dei Ragni di Lecco che con Matteo Pasquetto aveva un legame speciale
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11 Agosto 2020 - 10.52
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