Una presa di posizione chiara e netta contro chi usa la vita del altro per farsi bello elettoralmente: “Fermate queste esecuzioni. Diciamo al presidente Trump e al procuratore generale Barr: basta”.
I vescovi americani scrivono alle massime autorità del governo americano per chiedere di fermare due esecuzioni federali previste questa settimana.
La missiva è firmata dall’arcivescovo Paul Coakley, presidente del Comitato di politica interna della Conferenza episcopale, e dall’arcivescovo Joseph Naumann, presidente del Comitato per la vita, il cui padre tra l’altro è stato assassinato qualche anno fa.
“La responsabilità e la punizione legittima fanno parte di un processo di giustizia” sottolineano i vescovi, ma “le esecuzioni sono completamente inutili e inaccettabili. Come Chiesa, dobbiamo dare un aiuto concreto alle vittime della violenza e dobbiamo incoraggiare la riabilitazione di coloro che commettono violenza”. Le esecuzioni negli Usa sono state sospese dal 2003, ma il procuratore generale, William Barr, cattolico, nel luglio 2020 ha deciso di far eseguire le condanne dei detenuti nel braccio della morte, attraverso l’uso di iniezioni letali. Da luglio ad oggi, cinque persone sono state giustiziate.
Argomenti: Donald Trump