I leader del partito neonazista greco Alba Dorata sono stati giudicati colpevoli di aver guidato un’organizzazione criminale che terrorizzava gli stranieri, gli immigrati, gli oppositori politici e chiunque venisse percepito come un nemico. Il verdetto è stato salutato con un applauso dai manifestanti anti-fascisti radunati davanti al tribunale. E ora gli imputati, compreso il leader Nikolaos Michaloliakos, rischiano fino a 10 anni di carcere. Alba Dorata ottenne 18 seggi nel 2012, quando la Grecia era alle prese con la grave crisi finanziaria che portò all’intervento della Troika. L’inchiesta fu avviata nel 2013, dopo l’uccisione del rapper antifascista Pavlos Fyssas. Nel processo contro i 68 imputati sono stati chiamate a testimoniare centinaia di persone. Il tribunale di Atene ha giudicato il leader del partito Nikos Michaloliakos e altri sei dirigenti colpevoli di aver guidato un’organizzazione criminale. Un sostenitore del partito, Giorgos Roupakias, è stato giudicato colpevole dell’omicidio del musicista, mentre altre 15 persone sono state ritenute responsabili di complicità nella vicenda.
Il partito neonazista greco Alba Dorata è stato dichiarato un'organizzazione criminale
Il verdetto è stato salutato con un applauso dai manifestanti anti-fascisti radunati davanti al tribunale. E ora gli imputati, compreso il leader Nikolaos Michaloliakos, rischiano fino a 10 anni di carcere.
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7 Ottobre 2020 - 12.33
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