Il patriarca serbo ortodosso Irinej è deceduto stamane in un ospedale della capitale serba, dove era ricoverato da due settimane: la notizia è stata diffusa dalla Chiesa ortodossa. Il patriarca Irinej era risultato positivo al coronavirus pochi giorni dopo il suo ritorno dal Montenegro dove a inizio novembre, affiancato dal presidente serbo Aleksandar Vucic, aveva presieduto le cerimonie funebri per il metropolita Amfilohije, capo della Chiesa ortodossa serba in Montenegro, anch’egli scomparso per le conseguenze del virus all’età di 82 anni. Amfilohije era stato definito “Covid-scettico” a seguito di alcune frasi risalenti allo scorso maggio e riportate dalla Bbc: aveva affermato che, in attesa di un vaccino vero e proprio, i fedeli avrebbero potuto trovare conforto nei pellegrinaggi, da lui definiti “il Vaccino di Dio”.
Alla cerimonia funebre del capo della Chiesa ortodossa serba in Montenegro avevano partecipato migliaia di fedeli, in massima parte senza rispettare le misure anti-Covid. Molti, aveva sottolineato la Bbc, erano infatti sprovvisti di mascherine e risultavano incuranti delle norme di distanziamento fisico. L’evento si era svolto nonostante un forte aumento dei casi di coronavirus sia in Serbia che in Montenegro e l’avvertimento di rischio per la salute pubblica da parte delle autorità. La Bbc aveva evidenziato che la partecipazione al rito aveva comportato il contagio di decine di persone.
Tra i contagiati anche Irinej, che era stato ricoverato in un ospedale militare di Belgrado il 4 novembre scorso in condizioni relativamente buone considerando l’età avanzata. Il suo stato di salute si è aggravato negli ultimi giorni, con complicazioni cardiovascolari e respiratorie.
La notizia della sua morte era stata diffusa già nel pomeriggio del 19 novembre da alcuni media serbi, smentiti dai vertici religiosi ortodossi, che avevano parlato di comportamento “irresponsabile” e “immorale”.
Eletto 45esimo patriarca della Chiesa ortodossa serba nel gennaio 2010, Irinej era su posizioni considerate mediane e conciliatrici fra gli esponenti ortodossi più rigidi e conservatori e quelli più aperti e riformisti. Stando ai media locali, Irinej potrebbe essere sepolto nella cripta della Cattedrale ortodossa di San Sava a Belgrado.
Argomenti: covid-19