“La seconda ondata è passata”. Così Macron annuncia che ora, per la Francia, si apre una nuova fase, quella delle riaperture ma anche dei controlli, indispensabili dato che oggi il paese ha occato i 50.000 morti. Ma nonostante questo, i contagi sono molto calati nelle ultime due settimane e il Presidente della Repubblica pensa che i tempi siano maturi per provare, timidamente, a tornare a una sorta di normalità.
La prima tappa partirà il 28 novembre, con l’apertura dei negozi, la possibilità di passeggiate nel raggio di 20 chilometri da casa e attività extrascolastiche all’aperto. Riapriranno anche i luoghi di culto, con un massimo di 30 persone.
Il 15 dicembre sarà messo fine al confinamento ma vi sarà un coprifuoco dalle 21 alle sette del mattino, con l’eccezione del 24 e il 31 dicembre per permettere di passare le feste in famiglia. In questa fase potranno riaprire anche cinema, teatri e musei. Secondo Macron è “impensabile” che si possa sciare sotto le feste, ma il presidente francese ha aperto alla possibilità di far ripartire gli sport invernali a gennaio, in consultazione con i paesi europei vicini.
La terza tappa, se i dati della pandemia lo permetteranno, potrà scattare il 20 gennaio, con la riapertura di bar, ristoranti e palestre. A questa data riprenderanno anche le lezioni in presenza al liceo, mentre per l’università bisognerà aspettare altri 15 giorni. Macron ha spiegato che ogni due settimane verranno riesaminati i dati dell’epidemia per decidere possibili nuovi aperture o se è necessaria una stretta.
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