Il Covid cancella il turismo e c'è un italiano in Groenlandia costretto a mangiare cibo scaduto

L'esploratore italiano Robert Peroni parla all'Agi dallo studio della sua casetta di Tasiilaq, villaggio sperduto lungo la costa est della Groenlandia. 

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26 Dicembre 2020 - 11.42


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Una storia assurda. “Causa il Covid abbiamo perso i turisti che sono la nostra unica fonte di sostentamento economico. Qui sulla costa orientale della Groenlandia è una tragedia e per sopravvivere mangio cibo scaduto, altro non posso fare, mi devo accontentare”.

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L’esploratore italiano Robert Peroni parla all’AGI dallo studio della sua casetta di Tasiilaq, villaggio sperduto lungo la costa est della Groenlandia. 

Per raggiungere questo luogo tra il magico e l’incantevole dove vivono gli inuit – circa 1.900 persone – il collegamento meno difficile è arrivarci con un volo di circa due ore da Reykjavík in Islanda.

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Peroni, 76 anni, altoatesino, in collegamento Skype dalla sua Casa Rossa, edificio simbolo della comunità inuit che da semplice ritrovo tra persone in poco tempo si è trasformato in centro di recupero per giovani alcolizzati oltre che ad albergo per turisti, racconta questo 2020 tragico sotto l’aspetto economico. 

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