Dopo l’assalto di migliaia di fan di Trump, il Congresso Usa ha ripreso i lavori per ratificare la vittoria di Joe Biden alla presidenziali e ha proclamato il democratico presidente. Sono servite diverse ore affinché le forze dell’ordine riuscissero a sgomberare l’edificio per riportalo in sicurezza. Nell’irruzione è nato un conflitto a fuoco in cui una donna è rimasta uccisa. Negli scontri ci sono stati altri 3 morti e 52 arresti.
Scatta il coprifuoco, proteste in altre città Dopo aver portato in sicurezza Capitol Hill, sequestrando anche 5 armi da fuoco, la polizia ha allontanato la folla che stazionava ancora davanti all’edificio non appena è scattato il coprifuoco imposto dal primo cittadino. Mentre i migliaia di sostenitori sono stati fatti andare via, altre proteste si sono susseguite in diverse città, tra cui quelle della Georgia dopo la vittoria democratica nello Stato.
A Washington stato di emergenza fino al 21 gennaio Il sindaco di Washington, Muriel Bowser, ha esteso l’emergenza pubblica nella capitale americana per 15 giorni, cioè fino al 21 gennaio, il giorno successivo al giuramento di Biden. Resta in vigore anche il coprifuoco.
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