Basta con il negazionismo scientifico, basta con il depredare il pianeta: il presidente degli Stati Uniti Joe Biden intende compiere un grande sforzo per attuare un programma ambizioso contro i cambiamenti climatici.
Dopo avere riportato il Paese nell’accordo sul clima di Parigi, Biden ha intenzione di elevare il cambiamento climatico (negato da Trump) a questione di sicurezza nazionale, chiedendo alle agenzie di intelligence di produrre una stima delle informazioni sulla sicurezza climatica a livello nazionale e invitando il segretario alla Difesa Usa a fare un’analisi del rischio climatico delle strutture e delle installazioni del Pentagono.
“Il presidente Biden ha definito il cambiamento climatico il problema numero uno che l’umanità deve affrontare”, ha detto il governatore Jay Inslee di Washington, citato dal New York Times.
“Capisce fin troppo bene che occorre niente di meno che una mobilitazione su vasta scala del governo, delle aziende e della società degli Stati Uniti”.
Secondo il Nyt, Biden creerà “una task force per il clima” per mettere insieme un piano d’azione a livello governativo nel tentativo di ridurre le emissioni di gas serra, mentre nasceranno nuove Commissioni e posizioni all’interno del governo incentrate sull’ambiente e sulla creazione di posti di lavoro rispettosi dell’ambiente.
Il fulcro dell’azione di Biden arriverà però quando il nuovo presidente procederà al ripristino e al rafforzamento delle norme introdotte dall’amministrazione di Barack Obama, e abrogate da quella di Donald Trump, sulle tre maggiori fonti di emissioni di gas serra: veicoli, centrali elettriche e perdite di metano da pozzi petroliferi e del gas. Ma potrebbero essere necessari fino a due anni per mettere in atto le nuove regole, avverte il Nyt, e anche allora, senza una nuova legislazione dal Congresso, una futura amministrazione potrebbe semplicemente annullarle ancora una volta.
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