Dominic Pezzola e William Pepe, due membri della milizia di estrema destra Proud Boys sono stati incriminati dai procuratori federali per aver partecipato ad un complotto teso ad organizzare l’assalto al Congresso del 6 gennaio.
I due folli fascisti, entrambi dello stato di New York, erano stati già incriminati nei giorni scorsi con accuse meno gravi per l’assalto, ma ora sono i primi membri dell’organizzazione suprematista e sciovinista che a venire accusati di aver pianificato l’azione.
Nei giorni scorsi incriminazioni simili erano state mosse contro i tre membri di un’altra milizia, gli Oath Keepers.
I procuratori federali hanno detto che Pezzola e Pepe ”hanno partecipato ad un complotto per impedire, influenzare ed interferire con l’azione delle forze dell’ordine impegnare a proteggere il Congresso”.
In particolare, vengono accusati di aver rimosso le barricate erette dalla polizia nel tentativo di controllare la folla ed aver rubato oggetti di proprietà della polizia.
Inoltre quando l’Fbi ha perquisito l’abitazione di Pezzolla ha trovato pubblicistica su come costruire ordigni rudimentali.
Gruppo che professa idee razziste, i Proud Boys hanno acquistato notorietà nazionale negli scontri di strada con i militanti dell’Antifa, e con le contro manifestazioni organizzate contro Black Lives Matter.
E prima delle elezioni ha ricevuto una sorta di riconoscimento da parte di Donald Trump quando, invece di condannare le loro azioni, il presidente pronunciò l’ormai famoso “stand back and stand by”, arretrate e siate pronti ad agire.
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