La vicenda, resa nota venerdì, ha scatenato forti critiche sia da parte dell’opposizione che all’interno della stessa Cdu.
Nikolas Loebel, parlamentare della Cdu, il partito della cancelliera tedesca Angela Merkel, ha annunciato le dimissioni dopo che è emerso che l’azienda che gestisce ha guadagnato oltre 250 mila euro in commissioni su contratti per l’acquisto di mascherine.
Membro della Commissione Esteri del Bundestag, Loebel ha ammesso che avrebbe potuto essere “più sensibile” e ha annunciato che lascerà la politica. “Mi prendo la responsabilità delle mie azioni”, ha dichiarato il deputato all’agenzia Dpa, spiegando che lascerà subito il gruppo parlamentare della Cdu e si dimetterà da parlamentare il prossimo agosto.
Si tratta di un nuovo danno d’immagine per i conservatori tedeschi, già in forte calo di popolarità per la gestione della pandemia a una settimana dal voto locale in Renania-Palatinato e Baden-Wuerttemberg, considerato un test importantissimo in vista delle elezioni politiche del 26 settembre. Il mese scorso Georg Nusslein, un deputato della Csu, ramo bavarese della Cdu, era finito sotto inchiesta per corruzione in merito ad alcuni contratti per la fornitura di mascherine. Accusato di aver intascato una tangente da 600 mila euro per favorire un’azienda, Nuesslein ha negato di aver commesso illeciti ma, come Loebel, ha lasciato la sua posizione nel gruppo parlamentare e ha rinunciato a correre alle elezioni di settembre, dove la Cdu non potrà più contare sulla popolarità di Merkel, sostituita da Armin Laschet alla guida del partito.
Il caso Loebel ha però un impatto forse ancora più diretto sul voto, dato che il deputato proviene dal Baden-Wuerttemberg, uno dei due Lander che andranno alle urne domenica prossima. Susanne Eisenmann, la candidata premier della Cdu nel Lander sudoccidentale, ha preso le distanze affermando, in un’intervista a Der Spiegel, che ”è inaccettabile che i parlamentari si arricchiscano durante questa grave crisi”.
Secondo un sondaggio dell’istituto Kantar, la settimana scorsa la Cdu/Csu è scesa al 32% nei sondaggi, un calo di due punti rispetto alla settimana precedente che ha portato i cristiano-democratici ai minimi dal marzo 2020. La scorsa primavera il governo di Angela Merkel aveva ricevuto forti plausi per la gestione della prima ondata di Covid-19 ma la lentezza del piano vaccinale e della campagna di test hanno suscitato nei mesi recenti un forte malumore nell’opinione pubblica.