Le accuse di razzismo mosse verso la famiglia reale dalla duchessa di Sussex, Meghan Markle, nell’intervista rivelazione a Oprah Winfrey hanno scosso Buckingham Palace, tanto che la Regina sembra aver preso tempo per ponderare una risposta ufficiale.
Mentre i media britannici sono a caccia di chi sia il membro della Royal Family ad aver espresso preoccupazione per il colore della pelle del primogenito di Harry e Meghan, prima che nascesse, il quotidiano ‘The Times’ ha rivelato che Elisabetta II, ieri sera, si è rifiutata di firmare un comunicato preparatole dai funzionari di Buckingham Palace.
La dichiarazione puntava a raffreddare le polemiche, sottolineando l’amore e la preoccupazione della famiglia reale per la coppia, ma sembra che la monarca abbia chiesto più tempo per valutare la vicenda.
La regina, il principe Carlo e il principe William hanno passato la giornata di ieri in una serie di riunioni di “crisi”, come le ha definite il Daily Mail, per capire come reagire alla bomba lanciata dai duchi di Sussex ai microfoni dell’emittente americana Cbs.
Sotto la crescente pressione per una dichiarazione ufficiale da diffondere nella giornata di oggi, gli insider di Corte parlano di “tristezza e profondo shock personale” per il fatto che il principe William abbia scelto di usare la cosiddetta ‘opzione nucleare’ contra la sua stessa famiglia.
Così, mentre a Buckingham Palace ci si interroga su chi sia l’autore del commento sulla pelle di Archie, cosa che la coppia ha affermato di non voler rivelare per evitare danni d’immagine eccessivi per la monarchia, sono arrivate le prime reazioni della politica britannica.
Il primo ministro, Boris Johnson, ha scelto di non farsi coinvolgere nella polemica. Ai cronisti che gli chiedevano se il Palazzo debba indagare sulle accuse di razzismo, il premier ha replicato che “forse la cosa migliore che posso dire è che ho sempre avuto la massima ammirazione per la regina e il ruolo unificatore che gioca nel nostro Paese e nel Commonwealth”.
“Per tutte le altre questioni che riguardano la Famiglia Reale, per molto tempo ho evitato di commentarle e non intendo iniziare a fare il contrario oggi”, ha aggiunto Johnson.
Dura invece la reazione del sottosegretario di Stato, Zac Goldsmith, che su Twitter ha accusato Harry di far “saltare in aria la sua famiglia” e ha aggiunto un virgolettato attribuito al principe dalla stampa: “Quello che Meghan vuole, Meghan ottiene”.
L’opposizione laburista ha invece espresso solidarietà nei confronti dei duchi del Sussex. Kate Green, ministro ombra dell’Educazione, ha dichiarato che le affermazioni della coppia sono “davvero sconcertanti, scioccanti” e ha chiesto alla famiglia reale di indagare sulle accuse di razzismo.
Il leader dei laburisti, Keir Starmer, ha da parte sua affermato che le problematiche sollevate da Meghan sul razzismo e la salute mentale (a proposito dei pensieri suicidi che la avevano tormentata durante la gravidanza) sono “più vaste della famiglia reale” e non vanno ignorate.
Il riconoscimento del “coraggio” di Markle nell’affrontare un tema delicato come la salute mentale è l’unica reazione attribuita al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, dalla portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.
La portavoce ha affermato che da Washington non possono giungere ulteriori commenti in quanto “si tratta di privati cittadini che hanno condiviso la loro storia e le loro battaglie”.
Sul possibile clima all’interno di Buckingham Palace si interrogano gli esperti, a partire dalla biografa della Famiglia Reale, Penny Junor, secondo la quale i duchi hanno “tirato una bomba a mano contro la famiglia”.
Lo storico della monarchia Robert Lacey ha dichiarato al ‘Guardian’ che le ripercussioni dell’intervista “risuoneranno per lungo tempo” in quanto si tratta di una “testimonianza di prima mano di una famiglia disfunzionale”.
“Credo che il Palazzo cercherà di riflettere su questa intervista e affrontare alcune questioni in modo tale da non esacerbare le cose e portare a una qualche riconciliazione”, è invece la convinzione di Charles Anson, ex addetto stampa della regina.