Nuove prove sulle pressioni di Trump in Georgia: chiamata una funzionaria a capo dell'inchiesta
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Nuove prove sulle pressioni di Trump in Georgia: chiamata una funzionaria a capo dell'inchiesta

L'ex presidente avrebbe chiamato Frances Watson, invitandola a ricontrollare i dati della Contea di Fulton: "Quando verrà fuori la giusta risposta, lei sarà lodata"

Donald Trump
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11 Marzo 2021 - 10.29


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Prima ha tentato in ogni modo di trovare i voti che gli servivano per vincere in Georgia, invano, perché quei voti non esistevano.

Poi, non contento, ha deciso di telefonare facendo pressioni verso chi conduceva l’inchiesta contro di lui.

Donald Trump avrebbe fatto pressioni su Frances Watson, funzionaria a capo dell’inchiesta sul voto per posta in Georgia, durante una telefonata lo scorso dicembre

“E’ successo qualcosa di brutto, quando verrà fuori la giusta risposta, lei sarà lodata”.

La registrazione di quel colloquio telefonico costituisce un’altra prova delle pressioni che l’ex presidente fece sui vertici repubblicani della Georgia, e su cui sta indagando la magistratura.

Nella registrazione si sente la funzionaria che assicura al presidente che “con il mio team siamo interessati solo alla verità ed a trovare informazioni basate sui fatti”.

Watson poi non manca di esprimere stupore per il fatto che il presidente l’abbia chiamata personalmente: “so che lei è un uomo molto impegnato, molto importante, e sono onorata che mi abbia chiamata, e francamente abbastanza scioccata che lei abbia avuto il tempo di farlo”.

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A questo punto, Trump avrebbe detto alla funzionaria che lei aveva al momento il compito più importante per il Paese, suggerendole di controllare anche gli anni passati dei risultati della contea di Fulton, la più popolosa della Georgia, che comprende gran parte di Atlanta, con una grande percentuale di voto afroamericano, dove è stata sancita la vittoria di Joe Biden.

“Se mette le mani a Fulton, scoprirà cose incredibili”, ha detto ancora Trump, senza fornire prove delle sue accuse, ma limitandosi a ripetere che la sua sconfitta in Georgia “non ha alcun senso e loro hanno solo fatto arrivare delle schede, tutte quelle schede”.

“Stacey Abrams, veramente terribile”, ha poi concluso riferendosi alla democratica che ha guidato il movimento in Georgia per la registrazione degli elettori afroamericani.

All’inizio di gennaio, il Washington Post ha pubblicato la registrazione di un’altra telefonata di Trump, questa volta con il segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger, al quale, tra minacce e promesse, il presidente ingiungeva di “trovare” gli 11mila voti in suo favore che gli avrebbero permesso di rovesciare i risultati elettorali.

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