Il senatore trumpiano: "L'assalto a Capitol Hill? Erano patrioti, mica Antifa"

Polemiche dopo le parole di Ron Johnson, rappresentante del Wisconsin: "Sapevo che chi entrava al Campidoglio erano persone che amano il nostro Paese"

Ron Johnson. senatore del Wisconsin
Ron Johnson. senatore del Wisconsin
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13 Marzo 2021 - 15.59


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Una pagina amara per la democrazia è stata sicuramente quella del 6 gennaio con l’assalto a Capitol Hill.

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Le parole di Ron Johnson, senatore repubblicano del Wisconsin che ha detto di “non essersi sentito minacciato durante l’assalto al Congresso perché sapevo che erano persone che amano il nostro Paese, rispettano veramente le forze dell’ordine”, sono l’ennesima conferma della scelleratezza repubblicana.

Fortunatamente la loro guida Trump se n’è andata dalla Casa Bianca, ma è incredibile che ancora oggi si possano sentire interventi simili.

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“Anche se quelle migliaia di persone che marciavano su Capitol Hill stavano tentando di fare pressioni su di me per farmi votare come volevano loro, io sapevo che non avrebbero fatto nulla per violare la legge, così non ero preoccupato”, ha detto il repubblicano raccontando la sua versione di ore di terrore e guerriglia in cui sono rimaste uccise cinque persone, feriti decine di agenti e per le quali sono state finora arrestate ed incriminate oltre 300 persone, alcune delle quali rischiano pene fino a 20 anni di prigione.

Ma a provocare ancora più critiche e polemiche il fatto che il senatore ha aggiunto che le cose sarebbero state diverse se a protestare fossero stati militanti di Black Lives Matter o attivisti dell’estrema sinistra Antifa.

“Se la situazione fosse stata opposta, questo avrebbe potuto creare dei problemi – ha detto dell’intervista – se il presidente Trump avesse vinto le elezioni e quelli fossero stati decine di migliaia di dimostranti Black Lives Matter e antifa, io sarei stato un po’ preoccupato”.

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Le dichiarazioni del senatore Johnson sono state definiti “razziste ed inaccettabili” da Jessica Floyd, presidente del super Pac democratico American Bridge 21est Century: “non c’è nulla di patriottico nell’attaccare il Congresso per rovesciare un’elezione ed assassinare pubblici ufficiali”.

“Sembra che per Ron Johnson essere afroamericano sia un crimine più grande che lanciare un’insurrezione violenta”, ha concluso chiedendo le dimissioni del senatore.

Critiche arrivano anche da esponenti politici del Wisconsin, dove Johnson nel 2022 dovrà difendere il suo seggio in elezioni che si prevedono molto difficili dopo che Joe Biden ha vinto le presidenziali nello stato. “Cosa, i bianchi amano questo Paese e gli afroamericani no? è proprio quello che sta dicendo”, ha detto la senatrice statale LaTonya Johnson, che è afroamericana.

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