Odore di guerra fredda tra Usa e Russia dopo le parole del presidente americano Joe Biden che ha definito Vladimir Putin “un assassino” per la vicenda Navalny, tuttora detenuto in un carcere di massima sicurezza.
Dopo che ieri Mosca ha richiamato l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, per “consultazioni”, oggi in un post su Facebook il vice presidente del Consiglio della Federazione russa, la camera alta del Parlamento, Konstantin Kosachev, ha scritto che “non finirà qui se gli Usa non daranno spiegazioni e non si scuseranno”. “Simili dichiarazioni non possono essere tollerate in nessuna circostanza e porteranno inevitabilmente a un aumento delle tensioni tra i nostri Paesi – ha scritto Kosachev nelle dichiarazioni rilanciate dall’agenzia Tass – Il richiamo dell’ambasciatore negli Usa per consultazioni è una risposta immediata, adeguata e l’unica ragionevole in una situazione del genere”.
Secondo quanto ha reso noto nelle ultime ore l’ambasciata russa a Washington, Antonov, partirà sabato per Mosca. L’ambasciatore, si legge in un post diffuso su Facebook, “avrà incontri al ministero degli Esteri e con altre agenzie governative per discutere delle modalità per correggere i rapporti Usa-Russia, ora in crisi”.
“Quanto dureranno le consultazioni? Esattamente il tempo necessario per le consultazioni stesse”, ha risposto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, in dichiarazioni diffuse dal canale YouTube Soloviev Live e rilanciate dall’agenzia Tass. “Le consultazioni – ha ribadito – non si terranno solo al ministero degli Esteri, ma anche in varie agenzie governative”.