Svolta nell'esercito svizzero: tolto l'obbligo assurdo dei mutandoni da uomo per le soldatesse

Decisione presa nell'ottica di aumentare la reclutare delle donne svizzere nell'esercito fino al 10%: sarà concesso un intimo più comodo e adatto

Soldatessa in Svizzera
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1 Aprile 2021 - 08.17


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Raggiunto un accordo storico nell’Esercito svizzero: alle soldatesse sarà consentito di indossare biancheria intima femminile nel tentativo di aumentare il reclutamento.

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La decisione, annunciata dai media locali, toglie di fatto l’obbligo dei “mutandoni” da uomo.

Non pensate a tanga o perizomi ma una lingerie più adatta e comoda alle soldatesse. Il processo, che inizierà ad aprile, prevede l’assegnazione di due diversi set di biancheria intima femminile per i mesi più caldi e più freddi.

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Le donne costituiscono circa l’1% delle forze armate svizzere, ma Berna spera di aumentare tale cifra al 10% entro il 2030.

Al momento, a tutte le reclute viene fornito “biancheria intima da uomo ampia, spesso in taglie più grandi”, ha riferito la Bbc.

“L’abbigliamento è progettato per gli uomini, ma se l’esercito vuole davvero diventare più femminile, sono necessarie misure appropriate”, ha detto la deputata Marianne Binder.

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Il portavoce dell’esercito Kaj-Gunnar Sievert ha dichiarato al sito svizzero Watson: “La vecchia generazione di uniformi non era abbastanza orientata alle esigenze specifiche delle donne”.

Per questo sono stati rivisti ‘al femminile’ anche gli altri capi di abbigliamento e accessori, inclusi indumenti da combattimento, zaini e giubbotti protettivi.

La “biancheria intima funzionale” per le reclute femminili sarebbe consistita in “biancheria intima corta” per l’estate e “biancheria intima lunga” per l’inverno.

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