Un gesto forte che potrebbe e dovrebbe fare da esempio a molti: il Canada ha annullato una vendita di armi alla Turchia, dopo che un’inchiesta ha concluso che tecnologia canadese è stata utilizzata in droni impiegati dall’Azerbaigian contro le forze armene nel Nagorno Karabakh.
L’esportazione era stata sospesa a ottobre in attesa che l’inchiesta confermasse o smentisse le accuse secondo le quali droni militari di fabbricazione turca usati dall’Azerbaigian sarebbero stati equipaggiati con sistemi d’arma canadesi.
L’inchiesta ha “permesso di trovare prove credibili indicanti che la tecnologia canadese esportata verso la Turcia è stata usata nell’Alto Karabakh”, ha indicato il ministro degli Esteri canadese Marc Garneau in un comunicato.
“Questo utilizzo – ha proseguito – non è conforme all apolitica estera del Canada né alle garanzie d’utilizzo finale fornite dalla Turchia”.
Garneau ha annunciato di aver trasmesso la sua “preoccupazione” al ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu.
L’annullamento riguarda 29 permessi d’esportazione di materiali militari.
L’export di materiali militari canadesi verso la Turchia è stato nel 2019 di 100 milioni di euro.