Tensione tra Cina e Stati Uniti che va avanti ormai dall’amministrazione Trump, con Biden che ha tutt’altro che smorzato i toni.
Grande contrasto soprattutto per i temi dei diritti umani (con la vicenda Hong Kong su tutti) e per una supremazia economica mondiale da conquistare.
Tra i due non scorre buon sangue, ma sul tema dell’ambiente si potrebbe arrivare a un armistizio.
Il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato la piena volontà di collaborare durante il summit virtuale sul clima, nel quale ha ribadito i concetti di equità e giustizia: “La Cina non vede l’ora di lavorare con la comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti, per far avanzare insieme la governance globale dell’ambiente”.
Poi ha aggiunto: “Principio di responsabilità condivise, ma differenziate”.
Xi si è successivamente detto certo che “lasceremo un mondo verde alle generazioni future”.
Nel suo discorso Xi, primo presidente a intervenire dopo Joe Biden, ha insistito sul “multilateralismo” e ha fatto riferimento al documento congiunto Usa-Cina per “affrontare la crisi climatica” diffuso lo scorso fine settimana. Un documento arrivato, dopo un periodo di tensioni a tutto campo tra Washington e Pechino, durante la visita in Cina di John Kerry, primo esponente dell’Amministrazione Biden a recarsi a Pechino.
La Cina, ha detto Xi secondo le dichiarazioni diffuse dall’agenzia ufficiale Xinhua dopo l’intervento del leader cinese, apprezza il “ritorno degli Usa alla governance multilaterale sui cambiamenti climatici”.