Alla fine pure i tappetini di Trump si sono scandalizzati: la leadership repubblicana al Congresso è compatta nell’attaccare Marjorie Taylor Greene, la deputata vicina alla setta QAnon eletta in Georgia, che ha paragonato le misure anti Covid, e l’obbligo della mascherina, a quelle adottate contro gli ebrei dai nazisti.
“I dipendenti vaccinati hanno un logo proprio come i nazisti costringevano gli ebrei ad indossare una stella gialla”, ha scritto oggi su Twitter Greene mettendo il link ad un articolo su un supermercato che mette sui cartellini dei dipendenti vaccinati un logo che li autorizza a stare senza mascherina.
“I passaporti vaccinali e gli obblighi della mascherina creano una discriminazione contro i non vaccinati che hanno fiducia nel sistema immunitario contro un virus che è al 99% non letale”, aggiunge la repubblicana con l’affondo novax.
Sono giorni che Greene ripete questo allucinante paragone con l’Olocausto, ma oggi il suo tweet ha provocato l’immediata reazione dei leader repubblicani: “Marjorie si sbaglia e la sua decisione di paragonare gli orrori dell’Olocausto all’obbligo delle mascherine è sconvolgente”, ha affermato il leader della minoranza alla Camera Kevin McCharty.
“L’Olocausto è la più grande atrocità commessa nella storia, il fatto che debba essere ripetuto ora è profondamente inquietante”, ha aggiunto il leader repubblicano sottolineando che lo è maggiormente perché arriva “in un momento in cui il popolo ebraico affronta più violenze e minacce e l’antisemitismo è in crescita nel partito democratico, completamente ignorato dalla Speaker Nancy Pelosi”.
Anche il numero due dei repubblicani alla Camera, Steve Scalise, ha condannato l’uscita della deputata QAnon, che già in passato era stata protagonista di controverse esternazioni che finora i leader repubblicani erano apparsi poco propensi a sanzionare.