Il presidente dei deputati del Ppe Weber: "Dopo il G7 stop a un approccio ingenuo con la Cina"

presidente dei deputati del Partito Popolare europeo al Parlamento di Strasburgo: "L'Occidente ha capito che paese è e il livello della sfida"

Manfred Weber
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14 Giugno 2021 - 08.29


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Nemico comune: Cina, che ha già risposto alle accuse, ma adesso si trova davanti un fronte pronto a battagliare sui temi, dai diritti civili, all’origine del virus.

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“Il G7 e l’Occidente hanno finalmente capito cosa significhi la Cina. In passato, ognuno la vedeva a modo suo: un Paese in via di sviluppo, un grande mercato, un competitore sistemico. Ora c’è un approccio comune, il segnale che abbiamo compreso il livello della sfida e che dobbiamo affrontarla insieme”.

 Lo ha sottolineato Manfred Weber, presidente dei deputati del Partito Popolare europeo al Parlamento di Strasburgo, commentando quanto emerso dal G7 sui rapporti con la Cina.

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“Apprezzo molto il linguaggio duro del comunicato finale sul rispetto dei diritti umani e il diritto alla libertà, nel caso degli uiguri e di Hong Kong”, ha aggiunto Weber secondo il quale “le parole non bastano. È tempo di investire. Per noi europei, per esempio, significa mettere a punto una politica molto più ambiziosa per l’Africa, anche per la lotta alla pandemia. In generale dobbiamo svegliarci da un approccio troppo ingenuo: prima di fare qualsiasi cosa, è importante proteggere più efficacemente la nostra industria dall’assalto degli investitori cinesi, soprattutto statali. La Commissione ci sta lavorando”.

Il premier italiano Draghi nei mesi scorsi ha bloccato l’acquisto di un’azienda italiana di componenti per semiconduttori da parte di una holding cinese.

“Faccio i complimenti a Mario Draghi, ma abbiamo bisogno di un approccio a livello europeo contro le compagnie cinesi finanziate dallo Stato – ha continuato – la Cina deve rispettare le regole del Wto e quelle del mercato del lavoro, non usando lavoratori forzati. Una competizione internazionale ha regole uguali per tutti, rispettate da tutti. Questo è il messaggio del G7 e dell’Occidente. Usa e Ue insieme rappresentano il 50% del Pil mondiale e hanno il potenziale per imporre questo nuovo corso”.

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Infine il presidente Weber ha spiegato come in generale “il successo” del governo Draghi ”è nell’interesse dell’Italia e del futuro dell’Europa. In questa fase di transizione, Draghi può indicare all’Europa la giusta direzione”, ha concluso.

 

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