L’istituto brasiliano dell’uomo e dell’ambiente (Imazon) ha certificato la che la deforestazione nell’Amazzonia brasiliana è cresciuta del 70% a maggio rispetto allo stesso mese del 2020, con un’area devastata quasi equivalente all’estensione della città di Rio de Janeiro (1.255 km2).
Per l’ong, a maggio sono andati distrutti 1.125 km2 di vegetazione, l’area più estesa degli ultimi dieci anni per il mese. Si tratta del terzo mese consecutivo di disboscamento record nell’Amazzonia brasiliana, che occupa piu’ di 4 milioni di km2.
Secondo gli specialisti, i numeri di Imazon sono “preoccupanti” perché maggio non è un mese di intensa siccità in Amazzonia, dove la mancanza di pioggia diventa piu’ evidente da giugno. Imazon prepara i suoi report sulla base del Sistema di allerta deforestazione, che è fornito di immagini satellitari e radar che monitorano la foresta in tempo reale.
I governi di diversi Paesi e varie ong sostengono che ci sia stato un netto aumento della deforestazione dal 2019, quando Jair Bolsonaro è diventato presidente. Quest’ultimo si è intanto impegnato a ridurre drasticamente gli incendi e il disboscamento in Amazzonia al vertice sul clima dello scorso aprile.
I prodigi di Bolsonaro: a maggio la deforestazione in Amazzonia aumentata del 70%
Nell'ultimo mese sono andati distrutti 1.125 chilometri quadrati di vegetazione mentre il fascista al potere non protegge l'ambiente
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16 Giugno 2021 - 16.42
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