Il Covid uccide oltre 100 mila persone in Amazzonia: si muove la chiesa

La Rete Ecclesiale PanAmazzonica (Repam) ha avviato questa settimana la campagna "Vacuna Amazonia"

Vaccino in Amazzonia
Vaccino in Amazzonia
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5 Agosto 2021 - 10.59


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Si muove la chiesa per contrastare una pandemia che sta affliggendo l’Amazzonia:  la Rete Ecclesiale PanAmazzonica (Repam) ha avviato questa settimana la campagna “Vacuna Amazonia”, vaccino Amazzonia, quando il numero di morti in questi territori ha raggiunto quota 100.037 e il processo di immunizzazione in questi territori è inferiore al previsto.

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“Tra i fattori che causano questo problema vi sono la mancanza di vaccini sufficienti per immunizzare la popolazione amazzonica e la disinformazione in varie parti del territorio”, si legge in una nota inviata Fides dalla Repam. Proprio la disinformazione è quello che impedisce completare, a volte, la campagna in alcuni luoghi. Infatti la Repam sottolinea che “molte persone si sono rifiutate di ricevere il vaccino. Questo scenario, aggravato dalla comparsa di nuove ‘varianti’ del virus, sempre più pericolose e mortali, mette a rischio la vita della popolazione”.

Pertanto, è stato deciso di lanciare questa campagna per segnalare al mondo intero la tragedia che sta vivendo l’Amazzonia a causa della pandemia.

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In primo luogo, ai governi nazionali, con la richiesta di “non non risparmiare gli sforzi per acquistare e consegnare vaccinia destinati alla regione amazzonica, soprattutto a favore dei più poveri e fragili”.

Mentre alle persone chiedono “di farsi vaccinare e non lasciarsi trasportare dalla disinformazione. Le stesse comunità devono motivare ed incoraggiare a questo atto a favore del bene comune”.

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