Solo con un sedicente presidente degli Stati Uniti come Trump poteva accadere ciò che tutto il mondo ha vergognosamente visto: l’attacco degli estremisti e xenofobi a Capitol Hill deve rimanerci nella memoria per far sì che non accadano mai più cose simili.
Fortunatamente c’è una piccola ricompensa per chi ha provato a difendere il Campidoglio dalla becera carica appoggiata da Trump.
Definendo l’attacco del 6 gennaio “un’insurrezione, un attacco di terroristi alla casa del popolo”, Joe Biden ha firmato la legge che per conferire le medaglia agli agenti che lo scorso 6 gennaio hanno “protetto il nostro Campidoglio e, cosa più importante, la nostra Costituzione, salvato la vita a membri del Senato, della Camera e del loro staff”.
Contro la legge che conferisce le medaglie del Congresso hanno votato almeno 21 repubblicani, alcuni dei quali si sono opposti al fatto che nella dichiarazione i fatti del 6 gennaio venissero definiti “un’insurrezione”. E Biden si è espresso contro i repubblicani che stanno cercando ormai da mesi di ridimensionare quanto successo il 6 gennaio, quando migliaia di sostenitori di Donald Trump hanno assalito il Congresso per impedire la certificazione dei risultati elettorali, ad una forma di normale protesta politica.
“Non fu un’azione di dissenso, non fu un dibattito, non fu un atto democratico – ha detto – un gruppo di terroristi hanno lanciato un assalto alla casa del popolo americano. Fu un’insurrezione, un caos incostituzionale e fondamentalmente antiamericano”.
La firma della legge arriva dopo che nei giorni scorsi si sono suicidati altri due agenti che quel giorno parteciparono alla difesa del Congresso, portando a quattro il numero degli agenti che si sono tolti la vita.
Almeno 138 agenti rimasero feriti.