Entra in vigore in Texas la legge che vieta l’aborto dopo la sesta settimana, la più stringente d’America.
Il divieto diventa effettivo dopo che la Corte Suprema non si è pronunciata sulla richiesta di emergenza di ospedali e sostenitori dei diritti dell’aborto, che le avevano chiesto di bloccarlo.
La legge prevede che non si può procedere con l’aborto se si è in grado di rilevare il battito cardiaco e non prevede eccezioni neanche in caso di stupro o incesto.
“Il nostro creatore ci ha dotato del diritto alla vita. Eppure milioni di bambini perdono il diritto alla vita ogni anno a causa dell’aborto”, aveva detto a maggio Greg Abbott, governatore repubblicano del Texas, quando il provvedimento era stato approvato. Secondo l’organizzazione Whole’s Women Health saranno impossibili il 90 per cento degli aborti attualmente praticati nel Texas.
Tra l’altro la legge rende possibile per qualunque cittadino di denunciare i medici abortisti o chiunque collabori all’evento. È previsto anche un compenso in denaro di 10 mila dollari per ogni causa vinta.