Una legge a dir poco oscurantista che ha fatto fare un salto indietro di decenni e che rappresenta una grave minaccia per le donne.
L’amministrazione Biden ha deciso di fare causa al Texas a guida repubblicana per la sua controversa legge che vieta l’aborto dalla sesta settimana, senza eccezioni neppure in caso di stupro o incesto. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Merrick Garland, denunciando che il provvedimento viola le legge federali ed è “chiaramente anticostituzionale”.
La causa, depositata presso la corte federale del Texas, chiede a un giudice federale di dichiarare che la legge non è valida e “di vietare la sua applicazione e di proteggere i diritti che il Texas ha violato”.
La settimana scorsa la Corte Suprema degli Stati Uniti non ha bloccato la legge, aprendo di fatto la strada al possibile rovesciamento della storica sentenza “Roe contro Wade”, che nel 1973 legalizzò l’aborto in America.