Se la situazione è così drammatica, la colpa non va data altro che all’estremista Bolsonaro, che ha gestito la pandemia come peggio non si poteva.
Il rapporto ‘Education at a glance’, pubblicato ieri dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), rivela che nonostante la sfida posta dalla pandemia di Covid-19, che ha costretto molte scuole a chiudere e a migliorare la didattica a distanza, il Brasile non ha aumentato il budget destinato all’educazione primaria nel 2020 e nel 2021.
Al report è allegato un sondaggio sugli impatti della pandemia in 37 Paesi, inclusi i membri dell’Ocse e i Paesi partner, tra cui il Brasile. Secondo l’organizzazione, ciò che è accaduto nel Paese va nella direzione opposta di quella intrapresa dagli altri del gruppo.
“Circa due terzi dei membri Ocse e dei Paesi partner esaminati- affermano gli autori del report- hanno aumentato i fondi destinati alla scuola primaria per aiutarla nell’emergenza. Rispetto all’anno precedente, il Brasile non ha modificato nulla”.
Il report, inoltre, indica la media dei salari degli insegnanti. In Brasile è la più bassa di tutte.
In media, un docente brasiliano guadagna in un anno 131.407 reais, una somma che equivale a 25.030 dollari.
Nella scuola secondaria di primo grado il salario medio è di 135.135 reais (25.740 dollari) e in quella di secondo grado 140.301 reais (26.724 dollari).
Tra i Paesi dell’Ocse, la media annuale dei salari dei docenti è di 213.711 reais (40.707 dollari) nella scuola dell’infanzia, 239.856 reais (45.687 dollari) nella primaria, 251.937 reais (47.988) per la secondaria di primo grado e 271.682 reais (51.749) per quella di secondo grado.