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Iniziare a vaccinare con la terza dose il mondo occidentale senza aver assicurato neanche una singola dose a tutti gli abitanti della Terra è il comportamento più sbagliato e amorale che l’essere umano sta compiendo in questo momento.
“Il mondo non è mai stato più minacciato o più diviso, siamo sull’orlo di un abisso e ci muoviamo nella direzione sbagliata. Sono qui per dare l’allarme, il mondo deve svegliarsi”.
Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres aprendo la 76esima Assemblea generale al Palazzo di Vetro. “Affrontiamo la più grande serie di crisi della nostra vita”, ha continuato, citando la pandemia, il riscaldamento climatico, il caos Afghanistan.
“Il mondo non è mai stato più minacciato o più diviso, siamo sull’orlo di un abisso e ci muoviamo nella direzione sbagliata. Sono qui per dare l’allarme, il mondo deve svegliarsi”.
Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres aprendo la 76esima Assemblea generale al Palazzo di Vetro. “Affrontiamo la più grande serie di crisi della nostra vita”, ha continuato, citando la pandemia, il riscaldamento climatico, il caos Afghanistan.
“Il Covid e la crisi del clima hanno messo in luce profonde fragilità come società e come pianeta – ha proseguito Guterres -. Le persone che serviamo e rappresentiamo possono perdere fiducia non solo nei loro governi e nelle istituzioni, ma nei valori che animano il lavoro dell’Onu da oltre 75 anni”.
Secondo il segretario generale, “un crollo della fiducia sta portando a un crollo dei valori. Le promesse, dopo tutto, sono inutili se le persone non vedono risultati nella loro vita quotidiana”.
A suo parere ci sono sei aree di divisione, dei “Grand Canyon che bisogna colmare ora”: “In primo luogo dobbiamo colmare il divario della pace, quindi quello climatico, quello tra ricchi e poveri (dentro e tra i Paesi), e quello di genere. Poi, ripristinare la fiducia e ispirare speranza significa colmare il divario digitale, e infine dobbiamo colmare il divario tra le generazioni”.
A suo parere ci sono sei aree di divisione, dei “Grand Canyon che bisogna colmare ora”: “In primo luogo dobbiamo colmare il divario della pace, quindi quello climatico, quello tra ricchi e poveri (dentro e tra i Paesi), e quello di genere. Poi, ripristinare la fiducia e ispirare speranza significa colmare il divario digitale, e infine dobbiamo colmare il divario tra le generazioni”.
“Disparità vaccini è un’oscenità”
“La maggioranza del mondo più ricco si è vaccinata, oltre il 90% degli africani sta ancora aspettando la prima dose. Questo è un atto d’accusa morale contro lo stato del nostro mondo, è un’oscenità”, ha ricordato il segretario generale parlando di “surplus in alcuni Paesi e scaffali vuoti in altri”.
“Da un lato vediamo vaccini sviluppati in tempi record – ha proseguito – dall’altro vediamo quel trionfo annullato dalla tragedia della mancanza di volonta’ politica, dall’egoismo e dalla sfiducia”.
“Da un lato vediamo vaccini sviluppati in tempi record – ha proseguito – dall’altro vediamo quel trionfo annullato dalla tragedia della mancanza di volonta’ politica, dall’egoismo e dalla sfiducia”.
Guterres chiede dialogo e comprensione Usa-Cina Nuovo monito ad Usa e Cina ad evitare una nuova guerra fredda, con un appello a “dialogo e a comprensione”.
“Sarà impossibile affrontare drammatiche sfide economiche e di sviluppo mentre le due maggiori economie del mondo sono in contrasto tra loro”, ha detto, sottolineando che “questa è una ricetta per i guai, sarebbe molto meno prevedibile della guerra fredda. Per ripristinare la fiducia serve cooperazione”. Poi ha lanciato l’allarme: il mondo sta andando verso due diverse “forze armate e strategie geopolitiche”.
“Sarà impossibile affrontare drammatiche sfide economiche e di sviluppo mentre le due maggiori economie del mondo sono in contrasto tra loro”, ha detto, sottolineando che “questa è una ricetta per i guai, sarebbe molto meno prevedibile della guerra fredda. Per ripristinare la fiducia serve cooperazione”. Poi ha lanciato l’allarme: il mondo sta andando verso due diverse “forze armate e strategie geopolitiche”.