Sono da settimane bloccati al confine tra Bielorussia e Polonia, i migranti mediorientali richiedenti asilo. La loro situazione è al centro di uno scontro politico tra il governo bielorusso e l’Ue: sono stati prima condotti in Bielorussia e poi costretti, da Lukashenko, ad entrare in Polonia per mettere in difficoltà all’Unione Europea.
La Guardia di frontiera polacca ha arrestato 45 migranti che avevano tentato di attraversare il confine nella notte con lancio di pietre e lacrimogeni e il sostegno delle forze bielorusse, ha detto la portavoce Anna Michalska.
Circa 500 hanno cercato di attraversare la frontiera e alcuni “membri del gruppo hanno lanciato pietre e lacrimogeni verso le forze polacche” e contemporaneamente “i servizi bielorussi hanno usato dei laser”.
Secondo la portavoce delle guardie di frontiera i lacrimogeni sono stati forniti ai migranti dalla “parte bielorussa”, “è evidente che non li hanno portati dal Paese di origine”.