In un comunicato stampa diramato dal Pentagono, si sottolinea come “le incursioni di qualsiasi oggetto volante nel nostro Aerospazio per uso speciale (Sua)” costituiscano un potenziale “problema di sicurezza nazionale”.
Il Pentagono avrebbe quindi deciso di incaricare un nuovo gruppo di indagare sugli avvistamenti di oggetti volanti non identificati nei pressi di “zone militari sensibili”.
Con questa terminologia le autorità di Washington si riferiscono alle zone il cui sorvolo è interdetto ai velivoli civili, alle zone di operazioni militari e a quelle il cui accesso è ristretto per motivi di sicurezza.
La decisione giunge dopo che lo scorso giugno lo stesso Pentagono aveva ammesso in un rapporto di non essere in grado di spiegare la natura di 143 avvistamenti.