Era nell’aria da un po’ e alla fine è arrivata la conferma: Eric Zemmour è candidato alle elezioni presidenziali francesi del 2022 e diventa un serio problema per la tenuta democratica europea.
Zemmour, 63 anni, è caratterizzato da alcuni elementi: la profonda islamofobia, l’odio per gli immigrati, le posizioni radicali su femminismo e diritti civili. In un video di 10 minuti in cui ha annunciato la sua candidatura, Zemmour ha dipinto un quadro a tinte foschissime della Francia, sostenendo che fosse arrivato il momento di “salvarla”, con toni simili a quelli usati da Trump.
E il paragone con Trump è stato moltissime volte dai suoi oppositori. Anche per il fatto che la popolarità di Zemmour non è bassa come ci si aspetterebbe. Anzi: in patria ha fama di essere un paladino della lotta al politicamente corretto, è appoggiato da intellettuali di destra molto noti come o scrittore Michelle Houellebecq.
Collabora da anni con Le Figaro, uno dei giornali di destra più popolari in Francia e il suo talk show, Face à l’Info, che va in onda ogni giorno sul canale televisivo CNews (un canale parte di un think tank di controinformazione a indirizzo sovranista) sta registrando ascolti record.
Zemmour è estremo persino più di Marine Le Pen e del suo Rassemblement National: è arrivato a proporre di abolire qualsiasi legge sull’aborto e di azzerare ogni diritto delle persone omosessuali. Ha espresso sincera nostalgia per il colonialismo francese ed è stato più volte condannato per istigazione all’odio razziale.
Ma nonostante tutto, sembra che una buona parte dell’opinione pubblica francese stia con lui: un sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca IFOP ha rivelato che il 13% dei francesi potrebbe votare per lui alle presidenziali, mentre il 4% degli intervistati ha detto che lo farebbe “sicuramente”.