Anche la Francia ha scelto di seguire la linea italiana sul green pass, imponendolo per molte attività a tutti i suoi abitanti, sia per spingere il ciclo vaccinale primario ma anche per incentivare le terze dosi di richiamo.
Ma le nuove regole sui richiami vaccinali entrate in vigore rischiano di lasciare senza green pass circa A fornire la cifra è stato il Ministero della Salute del governo di Parigi, ricordando che perché il certificato resti valido il titolare deve essersi sottoposto alla dose ‘booster’ entro un massimo di sette mesi dalla seconda vaccinazione o dall’infezione.
Le regole si applicano da oggi a tutti i francesi a partire dai 18 anni di età. A metà dicembre la norma era entrata in vigore a partire dai 65 anni di età. Dal 15 febbraio inoltre il periodo di tempo massimo di sette mesi per la dose booster sarà ridotto a quattro.
Il richiamo deve essere fatto tra i tre e i sette mesi dall’ultima inoculazione o dall’infezione tranne per chi ha fatto il vaccino Janssen, dove la dose di richiamo con vaccino a mRna deve intervenire a partire dalle quattro settimane dopo l’inoculazione e per i pazienti gravemente immunodepressi. Per chi ha contratto il Covid-19 è necessario un certificato di guarigione e potrà sottoporsi a nuova vaccinazione tre mesi dopo la data dell’infezione.