Trump dalla parte dello spacciatore di fake news sul covid: "Joe Rogan è popolare, non si scusi"

Le accuse di razzismo a Rogan sono arrivate una settimana dopo che Neil Young ed altri musicisti hanno abbandonato Spotify per protestare per il fatto che la piattaforma ospitasse il podcast "The Joe Rogan Experience" con disinformazione sul Covid.

Trump dalla parte dello spacciatore di fake news sul covid: "Joe Rogan è popolare, non si scusi"
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8 Febbraio 2022 - 17.42


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Più sono razzisti, più incontrano il favore di Donald Trump: una regola che l’ex presidente Usa applica anche questa volta nella difesa che fa di Joe Rogan, controverso podcaster accusato di diffondere disinformazione sul Covid e di usare epiteti razzisti, esortandolo a “metterla di scusarsi con le Fake News e con i pazzi dell’estrema sinistra”. 

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“Quanti modi ci sono per dire che ti dispiace? – prosegue Trump – Joe, continua a fare quello che sai fare e non permettere che ti facciano apparire debole e impaurito, non è quello che sei”. Scusandosi per aver detto cose “avrei non voluto dire”, Rogan ha detto che “certamente non volevo essere razzista, e non cercherei di offendere qualcuno per divertimento con qualcosa così stupido come il razzismo”.

Le accuse di razzismo a Rogan sono arrivate una settimana dopo che Neil Young ed altri musicisti hanno abbandonato Spotify per protestare per il fatto che la piattaforma ospitasse il podcast “The Joe Rogan Experience” con disinformazione sul Covid. Lo scorso weekend, dopo la nuova controversia, 70 episodi del podcast sono stati rimossi da Spotify. Lunedì Rumble, la piattaforma online video popolare tra l’estrema destra americana, ha offerto un contratto di 100 milioni per 4 anni per lo show di Rogan.

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