Marco De Paolis, il procuratore militare conosciuto come “cacciatore di nazisti” per aver indagato su oltre 450 casi e svolto 18 processi per i crimini di guerra nazisti compiuti in Italia da Marzabotto a Sant’Anna di Stazzema, ha parlato a Edoardo Izzo dell’Agi dell’iniziativa del procuratore dell’Aja nei confronti della Russia e delle modalità di conflitto con l’Ucraina.
“L’attivazione di una indagine preliminare da parte del procuratore presso la Corte penale internazionale è il primo passo verso un possibile avvio di accertamento formale su quanto sta succedendo in Ucraina: bisogna formalizzare la procedura per poter riscontrare, secondo le regole del diritto internazionale tutti quegli elementi che ci fanno supporre l’esistenza di gravi violazioni del diritto umanitario e di guerra in Ucraina”.
“Al momento siamo in una fase iniziale e nessuno può fare o dare definizioni formali. Le Corti esistono per valutare i fatti accertati da fonti affidabili e neutrali e bisogna che siano svolte al più presto indagini da parte delle autorità internazionali. I bombardamenti sono solo una parte della vicenda che è estremamente complessa, delicata e articolata – dice il magistrato militare – Stabilirne la legittimità o la correttezza non è sempre agevole, visti anche i precedenti degli ultimi anni nei vari teatri di crisi internazionale e di conflitti armati”.