Eric Zemmour, candidato dell’estrema destra alle presidenziali francesi del prossimo aprile, conferma la sua enorme stima nei confronti del leader russo Vladimir Putin, definito “un grande presidente negli anni 2000”. Il leader della Reconquete ha sottolineato che Putin “è un patriota e, inoltre, è riuscito a risollevare il suo paese dalla condizione di miseria nella quale si trovava negli anni Novanta e a trasformarlo in una grande potenza. In quegli anni, prima di lui, i cittadini non potevano nemmeno riscuotere le loro pensioni”.
Rispetto all’invasione dell’Ucraina, in corso da quasi un mese, l’ex giornalista di Le Figaro ha riconosciuto invece che il leader del Cremlino è responsabile “di azioni inqualificabili e condannabili”. Dall’inizio dell’offensiva russa in territorio ucraino, Zemmour ha pagato in termini di consenso le sue posizioni pro Putin, perdendo diversi punti percentuali nei sondaggi sulle intenzioni di voto.
Secondo l’ultima rilevazione di Kea Partners per Les Echos e Radio Classique, il presidente in carica Emmanuel Macron guida con il 29%, mentre a destra Marine Le Pen (al 18%) prevale di Valerie Pecresse (13%) e doppia Eric Zemmour (al 9%), mentre a sinistra Jean-Luc Melenchon è al 13%