Nato, Gozi: "Un italiano come prossimo Segretario generale sarebbe ideale"

L'eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo Sandro Gozi è favorevole all'elezione di un italiano europeista come prossimo Segretario Generale della Nato: "Bisogna rinvigorire le difese europee"

Nato, Gozi: "Un italiano come prossimo Segretario generale sarebbe ideale"
Sandro Gozi
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21 Marzo 2022 - 14.25


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L’eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo Sandro Gozi ha caldeggiato l’elezione di un Segretario generale alla Nato: “L’elezione alla Nato di un Segretario generale italiano rappresenterebbe un’ottima notizia sia per l’Ue che per la Nato, in quanto assicurerebbe coesione tra la necessità di rinvigorire l’alleanza atlantica e di federare gli Stati europei in un progetto di politica estera e di difesa comune. L’Italia ha il dovere, non solo il diritto, di avanzare una propria candidatura. In questo delicato momento storico, la Nato ha bisogno di un Segretario generale che abbia come obiettivo principale l’espansione, il rinvigorimento e la fusione con le strutture di difesa europee. Perciò un italiano convintamente europeista rappresenterebbe l’identikit ideale per un simile ruolo”, aggiunge l’eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo.

Secondo Gozi, “bisogna adoperarsi per un profondo ripensamento del ruolo diplomatico che la Nato deve svolgere nel mondo, per assicurare che i valori fondanti della comunità internazionale vengano propriamente rispettati attraverso un’azione che sappia conciliare il giusto mix di potenza, influenza e di prevenzione. Italia e Francia hanno in questo hanno una responsabilità essenziale”.

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“La violenza di Stato imposta da Putin come l’unico modo per risolvere le controversie internazionali è una sfida frontale al modo di organizzare la coesistenza pacifica tra Stati e popoli diversi. Dobbiamo fornire risposte concrete ed ambiziose e la priorità per noi europei dev’essere la realizzazione di una politica estera e di difesa comune, come premessa per una Nato in grado di portare a termine la sua missione principale: assicurare la pace sul nostro continente”, conclude.

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