Dugin, parole folli: “La Russia custodisce l’eredità della Beata Vergine Maria, l’Occidente è l’Anticristo”

L'ideologo del Cremlino intervistato da La Verità: " Sono stati i liberali occidentali a rendere possibile il nazismo ucraino, a sostenerlo, ad armarlo e a metterlo contro la Russia"

Dugin, parole folli: “La Russia custodisce l’eredità della Beata Vergine Maria, l’Occidente è l’Anticristo”
Aleksandr Dugin
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22 Marzo 2022 - 19.57


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Aleksandr Dugin, filosofo e politologo considerato da molti l’ideologo del Cremlino di Putin, vede la guerra in Ucraina come una lotta tra due fazioni mondiali, quella del ‘Grande Risveglio’, guidata da Putin, e quella del ‘Grande Reset’, occidentale. 

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Il piano di Putin, per Dugin, sarebbe quello di “destare lo spirito dell’uomo” contro i ‘globalisti’ occidentali che vogliono introdurre un nuovo ordine mondiale. Un vero e proprio delirio complottista, che deriva da una lunga serie di teorie complotto che abbiamo visto all’opera anche in territorio americano, con i cospirazionisti di QAnon. 

Anche alcuni giornali si sono fatti portavoce di questi pericolosi deliri, e La Verità è in Italia una delle principali piattaforme per questo genere di complottisimi. La Verità intervista Dugin che arriva ad affermare che quella che si sta combattendo in terra ucraina non è una guerra come le altre – e neanche una missione per “denazificare” il Paese e “proteggere” la popolazione russofona del Donbass come ha affermato Putin. Per il pensatore si tratta di una battaglia contro le oligarchie mondiali, contro un Occidente moderno che è “il mondo dell’Anticristo”, portata avanti dalla Russia che custodisce nientemeno che “l’eredità della Beata Vergine Maria”.

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“Dopo tutto, sono stati i liberali occidentali a rendere possibile il nazismo ucraino, a sostenerlo, ad armarlo e a metterlo contro la Russia – come nuovo polo di un mondo multipolare”, dice Dugin facendo riferimento al rovesciamento del governo filo-russo di Yanukovich dopo le proteste di Euromaidan del 2014.

“Il piano diabolico dei globalisti – prosegue – era quello di minare la Russia nella zona più dolorosa, di mettere gli stessi slavi orientali (ovvero i russi, ndr) contro di essa, e persino gli ortodossi. Per fare questo, gli ucraini dovevano essere collocati all’interno della matrice globalista, per ottenere il controllo sulla coscienza della società con l’aiuto della propaganda informativa, delle reti sociali e di una gigantesca operazione di controllo della psiche e della coscienza, di cui milioni di ucraini sono stati vittime negli ultimi decenni”.

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