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Sindrome da radiazione dei soldati russi nell’area della centrale di Chernobyl in Ucraina: in assenza di protezioni adeguate e del rispetto delle norme di sicurezza “si può rischiare nel breve delle lesioni soprattutto a livello delle mucose intestinali, nasali e della bocca, con emorragie, bisogna essere in presenza di una contaminazione importante che in tempi medi può portare anche a leucemie acute.
Ma io sono abbastanza scettico su questa possibilità. La contaminazione dopo tutti questi anni è diminuita”. Così all’AdnKronos Roberto Romizi, presidente dell’Isde, l’associazione medici per l’ambiente.