Basta discriminazioni, basta al razzismo e alla xenofobia che si nascondono dietro le croci innalzate solo per nascondere l’ipocrisia.
“Aiutaci a riconoscere da lontano i bisogni di quanti lottano tra le onde del mare, sbattuti sulle rocce di una riva sconosciuta”.
Così il Papa ha pregato per i migranti nella Grotta di San Paolo a Rabat, a Malta, dopo l’ennesimo naufragio nel Mediterraneo, in acque internazionali, nel corso del quale avrebbero perso la vita oltre novanta persone che erano partite dalla Libia. Oltre 20mila i fedeli accorsi per ascoltarlo
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Nella grotta di san Paolo Il pontefice ha ripreso: “Fa’ che la nostra compassione non si esaurisca in parole vane, ma accenda il falò dell’accoglienza, che fa dimenticare il maltempo riscalda i cuori e li unisce”. Nella grotta di san Paolo, il luogo in cui, secondo la tradizionale, ha soggiornato l’apostolo nel 60 d.C. in seguito al naufragio della nave che lo stava portando a Roma, Francesco ha recitato una preghiera e firmato un Libro d’onore.
Il messaggio sul Libro d’onore
- “In questo luogo sacro, che ricorda san Paolo, apostolo delle genti e padre nella fede di questo popolo, ringrazio il Signore e lo prego perché conceda sempre ai maltesi lo Spirito della consolazione e l’ardore dell’annuncio”, recita il messaggio lasciato da Francesco.
In 20mila alla messa del Santo Padre
- Il Papa è poi andato nella chiesa di San Publio per salutare alcuni leader religiosi e si è recato nella basilica di San Paolo per incontrare alcuni malati e persone assistite dalla Caritas. Poi la messa a piazzale dei Granai a Floriana, dove ad attenderlo ha trovato 20mila persone.
“C’è chi parla di Dio ma lo smentisce nei fatti”
- Nell’omelia, il Papa mette in guardia da chi parla di Dio ma poi lo smentisce nei fatti e dice: “Nella nostra religiosità possono insinuarsi il tarlo dell’ipocrisia e il vizio di puntare il dito. C’è sempre il pericolo di fraintendere Gesù, di averne il nome sulle labbra ma di smentirlo nei fatti. E lo si può fare anche innalzando vessilli con la croce. Alcuni si ergono a paladini di Dio ma non si accorgono di calpestare i fratelli. In realtò, chi crede di difendere la fede puntando il dito contro gli altri avrà pure una visione religiosa, ma non sposa lo spirito del Vangelo”.
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