L’ultimo bastione dei difensori di Mariupol è l’acciaieria Azovstal, nella quale non ci sono solo i militari, col battaglione Azov in prima linea, ma sono nascosti anche civili, tra cui donne e bambini, che hanno cercato riparo nella fitta rete di bunker dello stabilimento.
Lo ha riferito alla televisione locale il capo della polizia di pattuglia di Mariupol, Mykhailo Vershynin. “Ci sono molte persone nei bunker di Azovstal: donne, bambini, anziani e neonati”, ha detto Vershynin. “Ci sono molte persone nei bunker di Azovstal: donne, vecchi bambini”, ha dichiarato a sua volta all’agenzia Ukrinform l’ex ministro dell’Interno ucraino, Arsen Avakov, “vivono in condizioni terribili, senza medicine, cibo o acqua“.
I circa 2 mila combattenti ucraini – per lo più marines e membri del reggimento Azov – che ancora resistono nell’acciaieria hanno rifiutato ieri mattina la proposta di resa delle forze russe, i quali hanno minacciato di eliminarli.