Il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, è chiaro sul tema dell’invio delle arimi a Kiev: “Sull’invio delle armi c’è un diritto alla difesa armata in caso di aggressione – questo lo afferma anche il catechismo della Chiesa cattolica – a determinate condizioni, soprattutto quella della proporzionalità”. Paroli ha parlato a margine del convegno organizzato dalla Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I, in collaborazione con il Dipartimento di Teologia dogmatica della Pontificia Università Gregoriana, sul tema `I sei “vogliamo”. Il Magistero di Giovanni Paolo I alla luce delle carte d’archivio´, oggi a Roma.
“Poi la risposta non deve produrre maggiori danni di quelli fatti dall’aggressore”, aggiunge. “E in questo contesto si parla di guerra giusta. Direi che il problema dell’invio delle armi si colloca all’interno di questo quadro”.