Ucraina, l'Onu indaga sui bambini deportati in Russia in adozione alle famiglie locali

Secondo tali accuse, alcuni bambini sarebbero stati "rapiti negli orfanotrofi per essere offerti in adozione in Russia”. L'Alto commissariato al momento non è in grado di confermare tali accuse.

Ucraina, l'Onu indaga sui bambini deportati in Russia in adozione alle famiglie locali
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15 Giugno 2022 - 17.12


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L’Onu sta indagando sull’ipotetico invio di bambini ucraini verso la Russia a scopo d’adozione, da parte di famiglie russe. L’ha reso noto oggi l’Alta comissaria per i diritti umani Michelle Bachelet. Parlando a Ginevra davanti al Consiglio dei diritti umani, Bachelet ha spiegato che i suoi servizi sono impegnati nel verificare “le accuse di deportazioni forzate di bambini dall’Ucraina verso la Federazione di Russia”.

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Secondo tali accuse, alcuni bambini sarebbero stati “rapiti negli orfanotrofi per essere offerti in adozione in Russia”. L’Alto commissariato al momento non è in grado di confermare tali accuse, né il numero di bambini ijn questione. Già a marzo l’Onu aveva attirato l’attenzione sul rischio di adozioni forzate di bambini ucraini, in particolare focalizzandosi sui 91mila che vivono in orfanotrofi nell’est del paese.

“Siamo preoccupati delle supposte intenzioni delle autorità russe di permettere lo spostamento di bambini ucraini verso famiglie che vivono nella Federazione di Russia, che non sembrano includere neanche misure di riunione familiare né rispettare l’interesse prevalente dei bambini”, ha detto Bachelet. “Continueremo a seguire la situazione da vicino”.

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“L’adozione – ha detto dal canto suo il direttore regionale dell’Unicef Afshan Khan – non dovrebbe mai avere luogo durante o immediatamente dopo una situazione d’urgenza umanitaria”.

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