Alexei Gorinov è stato condannato a sette anni di reclusione con l’accusa di aver diffuso “notizie false” sull’esercito del suo Paese. Durante l’udienza, per ribadire la sua contrarietà all’invasione ordinata da Vladimir Putin, l’oppositore teneva in mano un foglio con scritto “sono contro la guerra”.
Il tribunale di Mosca che ha emesso la sentenza ha ritenuto Gorinov colpevole di “diffusione illecita di informazioni false” sui militari che partecipano alle operazioni in Ucraina. Consigliere municipale della capitale, Alexey Gorinov avrebbe infatti rilasciato diverse dichiarazioni non vere sulle forze armate russe durante una riunione legislativa russa.
A marzo in Russia è entrato in vigore una “legge bavaglio” che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull’esercito che dovessero essere ritenute “false” dalle autorità russe. Il governo sta inasprendo sempre più la censura e la repressione del dissenso.
Argomenti: guerra russo-ucraina