Una strage e come al solito le prime persone che ci vanno di mezzo sono i bambini. Anzi, Israele chiama questa guerra operazione militare, sul modello di Putin: è aumentato a 32, inclusi sei bambini, il bilancio dei palestinesi morti da venerdì scorso a causa degli attacchi israeliani nel conflitto in corso a Gaza tra Israele e la Jihad islamica: lo ha reso noto il ministero della Sanità nell’enclave palestinese aggiungendo che i feriti sono 215.
I bambini si chiamavano Alaa Qaddoum 5 anni, Ahmed Al-Nayrab, 11 anni, Moamen Al Nayrab 5 anni, Mohamed Hassouna, 14 anni, Khalil Abu Hamad, 17 anni e Hazem Salem, 12 anni
Venti membri del gruppo palestinese della Jihad islamica sono stati arrestati durante la notte dalle forze di sicurezza israeliane nella Cisgiordania occupata.
Sirene di allarme sono risuonate alla periferia di Gerusalemme. Secondo la televisione pubblica israeliana Kan i sistemi di difesa Iron Dome hanno intercettato due razzi sparati da Gaza. Non si ha notizia di vittime. L’incidente è avvenuto mentre sulla Spianata delle Moschee (il monte del Tempio per gli ebrei) entrano comitive di ebrei religiosi nella solennità ebraica del Nove del mese di Av.
Immediata la rivendicazione da parte della Jihad islamica. In un comunicato la organizzazione ha avvertito Israele che “reagirà duramente” alla uccisione del suo comandante militare nel sud della Striscia, Khaled Mansour, avvenuta sabato. Nel corso della nottata la Jihad islamica ha sparato un solo razzo, ma di prima mattina ha indirizzato il fuoco verso Gerusalemme e verso la città israeliana di Sderot, a ridosso della Striscia. “Si è trattato di una prima reazione”, ha affermato l’ala militare della Jihad islamica.
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