Cinque cittadini, rispettivamente tre inglesi, uno svedese e un croato, devono sostenere un processo presso un tribunale auto-proclamato a Donetsk, nella frazione ucraina occupata dalle truppe russe. La loro accusa, secondo il sito russo indipendente Medusa, sarebbe quella di aver preso parte alla guerra sostenendo l’esercito ucraino.
Secondo le autorità britanniche, si parla di una persona impegnata in attività umanitarie. Se vengono giudicati colpevoli, possono rischiare la pena di morte, scrive il giornale.
La Gran Bretagna, il segretario di Stato americano Antony Blinken e Amnesty condannano i cosiddetti “processi” sommari, tenuti durante il conflitto. Il capo di Amnesty in Europa orientale e Asia centrale Denis Krivosheev afferma che il processo costituisce una violazione del diritto internazionale.
Il ministero degli esteri svedese conferma che lo svedese che sarà portato davanti al tribunale auto-nominato è stato arrestato in Ucraina. La Croazia ha anche affermato di avere informazioni sul processo contro il croato e respinge la mossa, che considera illegale.