In caso di un’emergenza alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia occupata dalle forze russe dovrebbero essere evacuate almeno 400.000 persone: lo ha detto all’emittente Apostrophe TV il capo dell’Amministrazione militare dell’omonima regione, Oleksandr Starukh, secondo quanto riporta Ukrinform.
Starukh ha spiegato che la situazione a Enerhodar, la città che ospita la centrale, è considerata “pericolosa” e che il piano di evacuazione della città e della zona a rischio di contaminazione da radiazioni è attualmente in fase di adeguamento, tenendo conto dei recenti sviluppi militari.
“La situazione è pericolosa non solo per la regione di Zaporizhzhia. Se consideriamo la zona di evacuazione obbligatoria di 50 chilometri a causa di un possibile incidente alla centrale nucleare, stiamo parlando di più di 200.000 persone nella nostra regione e di 200.000 nella regione di Dnipropetrovsk. Stiamo parlando delle città di Nikopol, Marhanets, Enerhodar, Vasylivka, Dniprorudne e altre”, ha detto il funzionario.
Starukh ha poi osservato che la piena attuazione delle misure di protezione civile è complicata perché parte del territorio è sotto il controllo dalle forze russe.
Per quanto riguarda i livelli di radiazione nella centrale nucleare, essi rimangono “stabili”, ha sottolineato Starukh: “Gli indicatori non superano la norma. Ma tutto può cambiare da un momento all’altro a causa delle attività insensate delle forze di invasione”, ha detto.
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